Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio – Revisione nota metodologica e relativo riparto.
LA CONFERENZA STATO-CITTÀ ED AUTONOMIE LOCALI
Nella seduta del 19 maggio 2022
VISTO l’articolo 1, comma 449, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, relativo alla ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, e, in particolare, la lettera d-sexies) - come sostituita dall’articolo 1, comma 172, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 - la quale, al fine di rimuovere gli squilibri territoriali nell’erogazione del servizio di asilo nido in attuazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione, dispone che:
- il Fondo è destinato ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna quanto a 120 milioni di euro per l’anno 2022, a 175 milioni di euro per l’anno 2023, a 230 milioni di euro per l’anno 2024, a 300 milioni di euro per l’anno 2025, a 450 milioni di euro per l’anno 2026 e a 1.100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027, quale quota di risorse finalizzata a incrementare in percentuale, nel limite delle risorse disponibili per ciascun anno, il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, comma 3, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, sino al raggiungimento di un livello minimo che ciascun Comune o bacino territoriale è tenuto a garantire;
- il livello minimo da garantire è definito quale numero dei posti dei predetti servizi educativi per l’infanzia, equivalenti in termini di costo standard al servizio a tempo pieno dei nidi, in proporzione alla popolazione ricompresa nella fascia di età da 3 a 36 mesi, ed è fissato su base locale nel 33 per cento, inclusivo del servizio privato. In considerazione delle risorse stanziate i Comuni, in forma singola o associata, garantiscono, secondo una progressione differenziata per fascia demografica tenendo anche conto, ove istituibile, del bacino territoriale di appartenenza, il raggiungimento del livello essenziale della prestazione attraverso obiettivi di servizio annuali;
- dall’anno 2022 l’obiettivo di servizio, per fascia demografica del Comune o del bacino territoriale di appartenenza, è fissato con il decreto ministeriale, dando priorità ai bacini territoriali più svantaggiati e tenendo conto di una soglia massima del 28,88 per cento, valida sino a quando anche tutti i Comuni svantaggiati non abbiano raggiunto un pari livello di prestazioni;
- l’obiettivo di servizio è progressivamente incrementato annualmente sino al raggiungimento, nell’anno 2027, del livello minimo garantito del 33 per cento su base locale, anche attraverso il servizio privato;
- il predetto contributo è ripartito annualmente con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard tenendo conto, ove disponibili, dei costi standard per la funzione "Asili nido" approvati dalla stessa Commissione;
- con il medesimo decreto sono, inoltre, disciplinati gli obiettivi di potenziamento dei posti di asili nido da conseguire, per ciascuna fascia demografica del bacino territoriale di appartenenza, con le risorse assegnate, e le modalità di monitoraggio sull'utilizzo delle risorse stesse;
VISTA l’intesa sancita in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 13 aprile 2022, sullo schema di decreto con gli allegati nota metodologica e piano di riparto, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio, ai sensi della citata lettera d-sexies) del comma 449 dell’articolo 1 della legge n. 232 del 2016;
TENUTO CONTO che successivamente alla richiamata intesa, prima della sottoscrizione del relativo decreto, si è reso necessario intervenire sulle procedure di calcolo utilizzate per l’assegnazione degli obiettivi di servizio e delle correlate risorse e, pertanto, procedere ad una revisione della nota metodologica e del relativo piano di riparto;
VISTA la nuova versione dello schema di decreto, con la revisione della nota metodologica e del relativo piano di riparto approvata nella seduta del 16 maggio 2022 dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard, trasmessa dal Ministero dell’interno in data 17 maggio 2022 e diramata in pari data;
RILEVATO che nell’odierna seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, le Autonomie locali hanno espresso parere favorevole all’intesa;
SANCISCE INTESA
ai sensi dell’articolo 1, comma 449, lettera d-sexies), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come sostituita dall’articolo 1, comma 172, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio – Revisione nota metodologica e relativo riparto.
Il Segretario
Marcella Castronovo
Il Ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese