Rapporto di fine anno 2021

12 gennaio 2022

Anche durante il 2021 l’attività della Conferenza Stato-città ed autonomie locali è stata fortemente interessata da deliberazioni concernenti misure di sostegno agli enti locali per far fronte alle problematiche economico-finanziarie conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Come già avvenuto nel 2020, numerose norme hanno previsto ristori agli enti locali per mancati introiti dovuti alle esenzioni dal pagamento di imposte e tasse locali riconosciute a determinate categorie di commercianti e imprenditori, ciò al fine di sostenere la ripresa economica e mitigare l’impatto della pandemia da Covid-19 nei contesti socio-economici. In tal senso, in sede di Conferenza, sono stati definiti i criteri di riparto delle risorse finanziarie stanziate e la costante interlocuzione con i rappresentanti degli enti locali, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) e l’Unione delle Province d’Italia (UPI), ha consentito di poter far fronte a tutte le esigenze emerse e le criticità intervenute.
La Conferenza Stato-città ed autonomie, dunque, ancor più nel predetto contesto emergenziale, si è confermata sede privilegiata di confronto costruttivo tra Stato ed autonomie locali, luogo di dialogo interistituzionale volto alla soluzione concreta di questioni, principalmente economico-finanziarie, che interessano Comuni, Province e Città metropolitane.
Nel corso del 2021 è stato, altresì, istituito presso la Conferenza un tavolo politico-istituzionale con il compito di approfondire tematiche concernenti la finanza locale, che possano favorire l’avvio di un processo riformatore che più volte è stato sollecitato da sindaci e presidenti di Provincia durante i lavori della Conferenza. Tale consesso rileva, dunque, anche come sede di promozione delle riforme e non solo come luogo di attuazione delle norme.
Menzione particolare deve essere riservata all’Accordo annuale sancito sul Fondo di solidarietà comunale, strumento fondamentale di finanziamento per i Comuni, volto ad assicurare un'equa distribuzione delle risorse, con funzioni sia di compensazione delle risorse attribuite in passato sia di perequazione, in un'ottica di progressivo abbandono della spesa storica.
Importantissime sono state, inoltre, le deliberazioni che hanno riguardato la definizione delle modalità assunzionali di Province e Città metropolitane, consentendo l’avvio delle procedure di reclutamento da parte di enti territoriali che da tempo necessitano di un’adeguata integrazione delle risorse umane.
Un’ultima menzione è doveroso riservarla al clima di leale collaborazione e di cordialità che ha sempre contraddistinto le sedute della Conferenza Stato-città ed autonomie locali. Se è stato possibile affrontare e risolvere le sfide che l’emergenza sanitaria ha posto negli ultimi due anni è stato anche grazie alla disponibilità e all’impegno dei rappresentanti statali e delle autonomie locali che hanno sempre trovato un’adeguata sintesi delle rispettive istanze nell’ambito della Conferenza, chiara espressione dello spirito istituzionale che anima la Repubblica italiana.

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