Patto dei Sindaci per il clima e l'energia

Nel 2008 la Commissione europea ha lanciato l’iniziativa Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci), per riunire in una rete permanente le città europee che intendono avviare un insieme coordinato di iniziative per la lotta ai cambiamenti climatici. Nel 2014 la Commissione ha istituito Mayors Adapt, per coinvolgere le città nell'adozione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici, e nel 2015 le due iniziative sono state unite, al fine di promuovere un approccio integrato all'azione per il clima e l'energia.

Nel 2016 il Covenant of Mayors for Climate and Energy ha unito le forze con un’altra iniziativa internazionale, il Compact of Mayors. Il risultante Global Covenant of Mayors for Climate and Energy (Patto globale dei sindaci per il clima e l'energia) è il più grande movimento al mondo per le azioni locali in materia di clima ed energia.

Gli enti locali firmatari del Patto europeo si impegnano raggiungere e superare gli obiettivi dei propri Paesi su clima ed energia, adottando un approccio integrato per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico.

I firmatari devono approvare, entro due anni dalla deliberazione di adesione del Consiglio Comunale, un Piano d’Azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC), contenente gli obiettivi di mitigazione e di adattamento, nonché l’insieme coordinato di azioni che intendono intraprendere in materia di mitigazione, adattamento e povertà energetica.

Gli obiettivi vengono definiti utilizzando, per la parte di mitigazione, un inventario base delle emissioni (Baseline Emission Inventory) che calcola le emissioni del territorio comunale nell’anno di riferimento (baseline) e per la parte adattamento su una valutazione dei rischi e delle vulnerabilità indotti dal cambiamento climatico (Risk & Vulnerability Assessment).

Per la definizione delle azioni vengono presi in esame alcuni “settori chiave” considerati strategici (possono essere aggiunti altri settori rilevanti per il territorio di riferimento): per la mitigazione si tratta dei settori residenziale, terziario, municipale e trasporti; per l’adattamento vengono considerati i settori edifici, trasporti, energia, acqua, rifiuti, gestione del territorio, ambiente e biodiversità, agricoltura e silvicoltura, salute, protezione civile ed emergenza, turismo.

Il Piano deve essere redatto con la partecipazione delle società civile e deve essere corredato da strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati.

Ogni due anni deve essere presentata una relazione di monitoraggio sull’attuazione delle azioni, e ogni quattro anni la relazione deve contenere anche un Inventario di Monitoraggio delle Emissioni.

Il Segretariato del Patto mette a disposizione dei firmatari una serie di risorse per sostenerli nello sviluppo dei loro Piani d'azione, in collaborazione con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (CCR/JRC).

Per saperne di più

- Covenant of Mayors – Europe
Global Covenant of Mayors for Climate & Energy

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