Qualità delle acque e approvvigionamento idrico

Il raggiungimento di questo obiettivo dipende fondamentalmente da 4 principi: separare l’acqua potabile dalle acque reflue, trattare l’acqua potabile al fine di rimuovere gli elementi contaminanti, proteggere e ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce e garantire l’accesso e il diritto all’acqua potabile.

Al riguardo di grande rilevanza è il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n.18 “Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, sulla qualità delle acque destinate al consumo umano”, nel quale viene prevista la modifica dei parametri di qualità dell’acqua con l’introduzione di nuovi elementi e diversi limiti di concentrazione, la regolamentazione degli elementi filtranti e dei reagenti chimici oltre ai materiali a contatto con l’acqua potabile. E’ altresì previsto un diverso approccio sulla valutazione dei rischi e l’implementazione dei piani di sicurezza dell’acqua (PSA) per tutti i Gestori d’acquedotto e per gli edifici prioritari a cura di una nuova figura, il GIDI (Gestore Idrico della Distribuzione Interna).

Un altro importante provvedimento è rappresentato dalla recente Direttiva (UE) 2024/3019 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2024, (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=OJ:L_202403019 ) che stabilisce norme sulla raccolta, sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane, al fine di proteggere l’ambiente e la salute, attraverso il monitoraggio di vari parametri di salute pubblica, inclusi virus noti e patogeni emergenti, inquinanti chimici (come i PFAS), microplastiche e resistenza antimicrobica”.

Ulteriori fondamentali tasselli, strettamente correlati ai principi sopra elencati, sono la sensibilizzazione e l’educazione  della popolazione ad un uso consapevole e sostenibile, in linea con le norme europee in materia e la presenza sul territorio di moderne infrastrutture per il trattamento delle acque e la limitazione degli sprechi, che consentano una gestione ed ottimizzazione del ciclo delle acque; numerose sono infatti le iniziative per favorire un consumo sostenibile che gli enti territoriali possono intraprendere. Molti comuni hanno adottato delle best practices, in coerenza con il PSA-Piano di sicurezza dell’acqua e considerando la VAS–Valutazione ambientale strategica.


Per saperne di più

https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/Buone_Pratiche_Territoriali_2024.pdf

https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/SeverIdrica.html#:~:text=L'indicatore%20di%20stato%20per,Ulteriori%20dettagli%20sono%20disponibili%20qui.


Ultimo aggiornamento: luglio 2025