“Piano nazionale Anticorruzione 2025”: aperta la Consultazione pubblica
09/09/2025La legge anticorruzione (Legge 190/2012) impone a tutte le pubbliche amministrazioni, compresi gli enti locali, l'obbligo di adottare un Piano per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza. Attualmente, la pianificazione avviene attraverso il PIAO, uno strumento di programmazione triennale con aggiornamento annuale, che assorbe gli adempimenti del PTPCT.
Ogni amministrazione ha l'obbligo di pubblicare il proprio PIAO sul sito web istituzionale, nella sezione "Amministrazione trasparente", secondo le disposizioni dell'articolo 10, comma 8, del d.lgs. 33/2013.
Per le amministrazioni con meno di 50 dipendenti, come i piccoli Comuni, sono previste modalità semplificate per l'adozione del PIAO. L'ANAC ha messo a disposizione una piattaforma digitale gratuita per aiutare i piccoli Comuni a predisporre la sezione "Rischi corruttivi e trasparenza" del PIAO.
Il sistema italiano di prevenzione della corruzione individua delle priorità nella prevenzione della corruzione trasversali a tutte le amministrazioni dal livello centrale al livello locale quali la previsione di alcune aree generali obbligatorie considerate ad elevato rischio corruttivo, da presidiare con adeguate misure di prevenzione.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) – inteso quale atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni/enti ai fini dell'adozione dei propri piani - individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione.
Il PNA 2025 propone per la prima volta un disegno di strategia per la prevenzione della corruzione e per la promozione della trasparenza e dell'integrità pubblica per l'Italia articolata in linee strategiche, obiettivi, azioni concrete, risultati attesi e indicatori.
Il “Piano 2025” si articola in 2 parti:
- Parte generale, con indicazioni operative sui rapporti tra il “Pna” e il “Piao”, e sulle criticità rilevate da Anac nell’attività di vigilanza;
- Parte speciale, suddivisa in 3 focus tematici:
- I contratti pubblici: l’impatto delle modifiche introdotte dal Decreto correttivo al “Codice dei Contratti pubblici” (Dlgs. n. 209/2024). Vengono individuati i principali rischi corruttivi nei processi di gara e suggerite Misure di prevenzione, con particolare attenzione all’ uso delle “Piattaforme digitali di approvvigionamento” (“Pad”), alla gestione del “Fascicolo virtuale dell’Operatore economico” (“Fvoe”), ai conflitti di interesse, alla programmazione degli acquisti, al ruolo delle Stazioni appaltanti non qualificate, alle funzioni dei Collegi consultivi tecnici (Cct) e alla gestione informativa digitale delle costruzioni;
- le ipotesi di inconferibilità e incompatibilità: in cui l’Anac propone schemi esplicativi per facilitare la comprensione delle regole da parte dei soggetti destinatari e promuove l’applicazione coerente delle norme;
- la trasparenza: con raccomandazioni pratiche per migliorare l’implementazione della Sezione “Amministrazione trasparente” nei siti web istituzionali. Anac evidenzia criticità ricorrenti e propone soluzioni operative anche con l’ausilio di esempi visivi.
Il documento è consultabile on line ed è aperto alla consultazione pubblica fino al 30 settembre 2025.
Fonte : ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione)