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Atto n. 701

Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio.

LA CONFERENZA STATO-CITTÀ ED AUTONOMIE LOCALI

Nella seduta del 13 aprile 2022

VISTO l’articolo 1, comma 449, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, relativo alla ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, e, in particolare, la lettera d-sexies) - come sostituita dall’articolo 1, comma 172, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 - la quale, al fine di rimuovere gli squilibri territoriali nell’erogazione del servizio di asilo nido in attuazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione, dispone che:

- il Fondo è destinato ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna quanto a 120 milioni di euro per l’anno 2022, a 175 milioni di euro per l’anno 2023, a 230 milioni di euro per l’anno 2024, a 300 milioni di euro per l’anno 2025, a 450 milioni di euro per l’anno 2026 e a 1.100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027, quale quota di risorse finalizzata a incrementare in percentuale, nel limite delle risorse disponibili per ciascun anno, il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, comma 3, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, sino al raggiungimento di un livello minimo che ciascun Comune o bacino territoriale è tenuto a garantire;

- il livello minimo da garantire è definito quale numero dei posti dei predetti servizi educativi per l’infanzia, equivalenti in termini di costo standard al servizio a tempo pieno dei nidi, in proporzione alla popolazione ricompresa nella fascia di età da 3 a 36 mesi, ed è fissato su base locale nel 33 per cento, inclusivo del servizio privato. In considerazione delle risorse stanziate i Comuni, in forma singola o associata, garantiscono, secondo una progressione differenziata per fascia demografica tenendo anche conto, ove istituibile, del bacino territoriale di appartenenza, il raggiungimento del livello essenziale della prestazione attraverso obiettivi di servizio annuali;

- dall’anno 2022 l’obiettivo di servizio, per fascia demografica del Comune o del bacino territoriale di appartenenza, è fissato con il decreto ministeriale, dando priorità ai bacini territoriali più svantaggiati e tenendo conto di una soglia massima del 28,88 per cento, valida sino a quando anche tutti i Comuni svantaggiati non abbiano raggiunto un pari livello di prestazioni;

- l’obiettivo di servizio è progressivamente incrementato annualmente sino al raggiungimento, nell’anno 2027, del livello minimo garantito del 33 per cento su base locale, anche attraverso il servizio privato;

- il predetto contributo è ripartito annualmente con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard tenendo conto, ove disponibili, dei costi standard per la funzione "Asili nido" approvati dalla stessa Commissione;

- con il medesimo decreto sono, inoltre, disciplinati gli obiettivi di potenziamento dei posti di asili nido da conseguire, per ciascuna fascia demografica del bacino territoriale di appartenenza, con le risorse assegnate, e le modalità di monitoraggio sull'utilizzo delle risorse stesse;

VISTO lo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio, ai sensi della riferita lettera d-sexies) del comma 449 della legge n. 232 del 2016, trasmesso dal Ministero dell’interno con nota del 6 aprile 2022;

TENUTO CONTO che l’ANCI, nella riunione tecnica dell’11 aprile 2022, ha espresso assenso tecnico e sono state concordate delle specificazioni e modifiche di carattere formale;  

VISTA la versione definitiva dello schema di decreto, trasmessa dal Ministero dell’interno in pari data;

RILEVATO che nell’odierna seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, le Autonomie locali hanno espresso parere favorevole all’intesa;

SANCISCE INTESA

ai sensi dell’articolo 1, comma 449, lettera d-sexies), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come sostituita dall’articolo 1, comma 172, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e le modalità di monitoraggio.

Il Segretario
Marcella Castronovo

Il Ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese

Per saperne di più

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